Us Open: la sorpresa Cilic
Per chi è appassionato di tennis una finale di un torneo di un Grande Slam è una cosa seria. E se questa finale si disputa tra Cilic e Nishikori lo è ancora di più. Il motivo è presto detto: non è capitato molto spesso negli ultimi 10 anni vedere una finale di un torneo dello slam senza Federer, Nadal o Djokovic.
Questo, quindi, potrebbe essere il segno che dobbiamo abituarci ad un tennis nuovo, dove i dominatori assoluti degli ultimi anni dovranno, inevitabilmente, lasciare il passo alle nuove generazioni (che così nuove poi non sono). D’altronde tutti prima o poi smettono di vincere anche se si chiamano Federer, Nadal o Djokovic. Dobbiamo farcene una ragione.
I più nostalgici diranno che con loro, o meglio con la loro dipartita, finirà il grande tennis. Forse è realmente così, ma lo stesso si potrebbe dire per tanti altri sport. Oggi, che si tratti di formula 1, di calcio o di pallavolo possiamo dimenticarci lo spettacolo che ci regalavano i grandi del passato.
Tuttavia bisogna cercare di mettere via la nostalgia e guardare avanti. Il futuro del tennis è questo, dove grandi bombardieri come Cilic o Raonic la faranno da padroni. E non fa niente se lo spettacolo sarà solo un vago ricordo. Guardiamo al futuro, dicevamo. E allora cominciamo con il presente: dicevamo della finale degli US Open, uno dei 4 tornei più importanti al mondo.
Senza troppi giri di parole, ne grandi entusiasmi, dico che Cilic ha vinto 63-63-63 una partita bruttina contro un Nishikori impotente di fronte alle prime di servizio dell’avversario.
Peccato, perchè Nishikori, in fondo, sa esprimere un ottimo tennis, a tratti brillante e spettacolare, ma ieri tutte le sue buone intenzioni sono state smantellate dai game ingiocabili quando al servizio andava Cilic. Sarà per la prossima volta. Per il momento complimenti a entrambi per aver sostituito i fab 3, ma si spera solo per questa volta!