Misure alternative alla detenzione: quali sono? quando vi si può ricorrere?
La detenzione è spesso una delle forme più degradanti della giustizia mondiale.
Chi viene arrestato e accusato per il crimine che ha fatto, che sia omicidio, rapina, e altre cose la risposta definita è solo una: la prigione.
Purtroppo in questo periodo, come nei rispettivi anni passati in cui il ministro Pannella ha detto più volte di cambiare qualcosa, si è scoperto un grande sovraffollamento nelle carceri italiane e si è deciso allora di cambiare qualcosa nel mondo della giustizia punitiva.
Infatti non è solo presente il domiciliare per il detenuto.
Quali sono le altre forme alternative di detenzione?
E quando si possono mettere in atto?
Quali sono?
Le misure alternative alla detenzione in carcere sono le seguenti:
- la liberazione anticipata;
- la detenzione domiciliare;
- l’affidamento in prova ai servizi sociali;
- la semilibertà condizionata.
Quando vi si può ricorrere?
Queste altre forme di detenzione non sono state create solo per evitare che le carceri siano troppo sovraffollate, ed evitare incidenti in carcere per via delle varie gerarchie che si possono creare in quell’ambiente, ma anche perché questi nuovi prigionieri sono da ritenere “deboli” per stare in un carcere con gente più pericolosa di loro.
A meno che l’accusato non sia un pericolo per la propria famiglia, e anche, soprattutto per se stesso, è possibile per il detenuto scontare la propria pena in casa propria e, grazie ai vari controlli che gli sono stati messi addosso, come i braccialetti o le cavigliere elettroniche, che in caso di violazione scatta il segnale alla polizia che subito interviene.
Oppure ci sono dei casi particolari come una donna in stato di gravidanza che è stata accusata di qualche crimine che, per via del suo stato interessante, non può stare in un carcere femminile, per questo deve scontare prima la detenzione a casa e poi seguita dai servizi sociali per la sicurezza del futuro figlio in caso della sua nascita.
Stessa cosa capita ai minori che hanno già un’accusa nella loro fedina penale e devono essere seguiti da persone diverse dai genitori, per questo vengono allontanati.
Per quanto riguarda poi la liberazione anticipata può accadere in caso il detenuto, durante il suo periodo in carcere, ha lavorato, aiutato e ha avuto una buona condotta che molto spesso si può rilasciare prima o metterlo ai domiciliari e, una volta ottenuta la semilibertà deve continuare a fare lavori socialmente utili.
Ovviamente tutti loro continuano ad essere seguiti da speciali figure che sono i poliziotti penitenziari che sono sempre pronti ad intervenire in caso di sgarri o tentativi di fughe.