Il rafforzamento del dollaro Usa sui mercati
Nel mercato del Forex, la coppia di valute che la fa da padrone è sempre stata quella dollaro americano euro, con una quantità di scambi giornaliera, che da sola rappresenta un terzo del mercato. Le due economie più grandi del mondo, sono sempre molto piaciute agli investitori, fatto che genera continuamente un’alta volatilità su questo tipo di asset.
ANDAMENTO DOLLARO USA
In particolare, il dollaro USA è stato il protagonista di tutto il 2015, posizionandosi nettamente al primo posto come valuta regina del mercato. La forza dell’economia USA, le strategie vincenti e tempestive della FED, la crisi dell’Euro zona, il rallentamento della crescita cinese e la crisi del prezzo del petrolio, hanno fatto si che la maggior parte dei trader scommettesse sul rafforzamento del dollaro americano.
Secondo migliorefinanza.com, così è stato, con risultati positivi che continuano nell’inizio del 2016, e che sembrano non volersi fermare almeno fino alla seconda metà dell’anno. Il fatto per esempio, che la FED sia stata l’unica Banca centrale del mondo ad alzare i tassi di interesse, la dice lunga sulla forza dell’economia statunitense in questo periodo.
L’annuncio di ulteriori rialzi dei tassi nel proseguo di tutto il 2016, sta di fatto a dimostrare la fiducia degli americani nel continuo di questo trend. Oggi come oggi, non si scorgono all’orizzonte Paesi che possano contrastare questa posizione dominante degli USA.
L’Europa è alla prese con una crescita a dir poco blanda, dipendente dagli aiuti della Banca centrale Europea, senza i quali per molti Paesi sarebbe oggi impossibile finanziare soltanto la spesa corrente, figuriamoci investire in ricerca e sviluppo. Purtroppo, in questo caso pesa molto la divisione politica dell’Unione, senza la quale diventa quasi impossibile competere con l’economia statunitense.
Per quanto riguarda la Cina, il rallentamento della sua economia sembra non destare troppe preoccupazioni, anche in vista del lungo e faticoso ma inevitabile processo in atto, di spostamento dell’economia da prevalentemente esportatrice ad una più basata sui consumi interni. D’altra parte lo Yuan, seppur la Cina sia intenzionata a fare di tutto per farla diventare una valuta concorrenziale al dollaro USA, soprattutto come valuta di riserva, sembra ancora molto lontano dal diventare un player mondiale. Questo per lo più se la Cina continua con operazioni di svalutazione in aiuto alla sua economia in rallentamento.
Per quanto riguarda lo Yen, il Giappone, seppur non riesca ad uscire dalla lunghissima fase di stagnazione economica in cui si trova, ha rinviato gli attesi aumenti delle tasse al prossimo anno, permettendo così allo Yen di rimanere su livelli più che discreti.
Per i Paesi emergenti, il continuo ribasso del petrolio di cui non si vede per ora la fine, pesa moltissimo sulle loro economie, con conseguenze inevitabili di svalutazione monetarie. A meno che non si decida a breve per un taglio della produzione di greggio, questa situazione dovrebbe andare avanti ancora per tutto il 2016.
CONCLUSIONI E PREVISIONI
Tutte le previsioni vedono il dollaro americano ancora protagonista per tutto il 2016, con l’economia USA in continua crescita, disoccupazione ai minimi storici e il rientro di capitali e investimenti ad alto contenuto tecnologico. Probabilmente la situazione potrebbe cambiare verso la fine dell’anno, con decisioni importanti che dovranno essere prese in molti Paesi, alle prese oggi con situazioni economiche non sostenibili a lungo termine.