Corot, colui che dipinse: il ponte di Narni opera e biografia
Camille corot è un famoso pittore nato e vissuto in Francia considerato uno dei più grandi paesaggisti del 19° secolo. Camille Corot nasce il 17 luglio 1796 figlio di un mercante di stoffe e di una modista, I suoi genitori lo spingono a dedicarsi al settore dei tessuti e, dopo aver studiato nei collegi di Rouen e di Poissy, lo mandano a lavorare presso dei mercanti di tessuti.
Camille manifesta ben presto una forte passione per il disegno cosi i genitori gli lasciano creare un piccolo studio all’interno della dimora di Ville-d’Avray e dal 1822, gli assegnano una rendita che dar modo al nostro paessagista di gestirsi in autonomia e dedicarsi completamente alla pittura. Segue il laboratorio di Jean Victor Bertin , e attraverso il suo insegnamento acquisisce nozioni di tendenza neoclassica e allo stesso tempo adora dipingere all’aria aperta su esempio dei pittori paesaggisti inglesi. Quindi il pittore non avendo preoccupazioni finanziarie dedica se stesso alla pittura senza avere il pensiero di dover collocare i suoi quadri in mostre o di venderli per sbarcare il lunario. Manifesta una dualità: i paesaggi dipinti secondo i criteri della scuola neoclassica, esempio dei suoi maestri, che l’artista sottoporrà al giudizio dei contemporanei; e le cosiddette le «figure», approfondimento degli studi di antichi maestri italiani.
in Italia troviamo Camille Corot dal 1825 al ‘28 e s nel ‘34 successivamente nel ‘43 , soggiorni lo portano ad acuire la predisposizione per la luce e il rigore con cui delinea le basi dei paesaggi.
L’ opera il ponte di Narni
Corot dipinge il ponte di Narni un’opera che diventa molto importante per il paesaggista , si dedica all’opera diverse volte e per questo dimora in più occasioni in Italia, come ci si può rendere conto nella prima versione del 1826. La pittura del maestro nel quadro è notevolmente migliorata e notiamo mescolanze di neoclassico, verismo ed espressionismo. La composizione del quadro è divisa in tre sezioni, sullo sfondo le campagne dell’ umbria, con il letto del fiume e le due colline collocate sulla destra e sinistra dell’opera, in secondo piano segue il ponte, e per finire in terzo piano il cielo. La tela è piena della luce pomeridiana, il fiume costeggia la collina verdeggiante e il ponte, completa l’atmosfera, e lo osserviamo al di sopra del corso del fiume.Le foschie che il pittore vede sui paesaggi italiani fanno si che nella sua persona si ridesti il brio per gli orizzonti cosparsi di nebbia e cosi l’artista è catturato dalle regioni in cui l’umidità e la fioca luminosità del paesaggio lo immergono in uno spazio pieno di poesia. Corot è stato un grande uomo nel suo tempo ed ha interpretato mirabilmente i paesaggi con il suo acume artistico.