Anassimandro: biografia e opere del filosofo greco
Molti filosofi antichi, soprattutto quelli Greci come Aristotele, li ricordiamo subito per le loro idee, i loro studi e anche perché sono stati i maestri migliori di alcuni antichi re della storia.
I loro scritti hanno affascinato e ispirato le persone a continuare a studiare perché, anche senza la moderna tecnologia, erano già molto avanti con alcuni pensieri e alcune regole, senza i quali, non capiremo i vari cicli del mondo. Un personaggio di cui sanno in pochi l’esistenza è Anassimandro; è maggiormente diffuso nei libri di filosofia per i suoi pensieri riguardo all’acqua. Ecco un po’ della sua storia e dei suoi studi che sono stati trasformati in libri molto dopo la sua morte.
Biografia
Anassimandro fu uno dei più grandi filosofi greci che ha lasciato un segno nei libri di filosofia e di storia. Egli nacque a Mileto (città che si trova nella zona costiera dell’Asia Minore) nel 610 a.C. e morì nella stessa città nel 546 a.C. (aveva circa 64 anni). Già da giovane ebbe una passione per l’arte, infatti amava stare nella natura, osservare le stelle di notte, scrivere e suonare molte lodi all’ambiente che lo circondava, grazie a queste sue ambizioni fu uno dei primi a capire come funziona il movimento della terra.
Lui pensava infatti che essa era immobile nello spazio, senza alcun rischio di cadere nel vuoto nonostante non fosse sostenuta a nulla, inoltre in molti pensavano che la terra fosse piatta, Anassimandro invece sosteneva che avesse una piccola colonna o di un cerchio che non può girare a destra e sinistra nello stesso momento.
Il fatto che avesse capito che la terra è sostenuta da sola nell’universo fu una grande rivoluzione e scoperta nel mondo della cosmologia che però solo molti secoli più tardi fu definita “coraggiosa” da uno scienziato chiamato Popper Karl che, grazie agli appunti scritti di Anassimandro, capì che i corpi celesti passano sotto la terra e nei successivi anni di scoprire più fatti relativi all’astronomia.
Altri scienziati, sempre dopo aver studiato i suoi appunti, dettero voce ai suoi pensieri e le sue idee, Anassimandro pensava anche che gli astri erano fatti d’aria e si muovevano in modo circolare e contenevano una sfera di fuoco da cui a volte fuoriuscivano delle fiamme, e di questo pensiero lo aveva anche sulla forma del sole.
Inoltre a lui piacevano molto le divinità greche, infatti pensava che il sole, oltre a essere un focolare, aveva la forma di un carro, come quello che guidava la divinità Apollo, Dio del sole, della medicina e della poesia; e come pensavano i Greci, il sole compiva sempre lo stesso viaggio come farebbero i carri trainati dagli animali.
Sosteneva anche che il sole fosse più grande della terra, esattamente 28 volte tanto; egli pensava anche che la terra fosse al centro dell’universo e il sole girava intorno ad essa, fu uno dei primi a pensarlo, dopo molti anni arrivò Galileo a sfatare questo mito e scoprendo in realtà che il sole è immobile e la terra gira intorno ad esso, insieme anche agli altri pianeti.
Molte altre cose furono, per Anassimandro fonte di pensiero e di studio sulla formazione di molte altre manifestazioni ambientali come i fulmini, il mare, il vento, le nuvole e le stelle, aveva delle idee tutte sue per com’erano formate, grandezza, materiale, suono, luce e scriveva tutto nei suoi scritti e appunti conservati ora nei musei nel reparto dell’antica Grecia.
Come detto prima, questi suoi reperti e studi aiutarono di molto non solo per il pensiero ma anche per gli studi sull’astronomia, il cosmo e anche sui movimenti, posizioni e anche le distanze che ci sono tra la terra alle stelle e anche al sole e alla luna.
Prima di cimentarsi con il cielo, aveva studiato tutto quello che poteva essere connesso all’acqua mettendola al di sopra di ogni cosa, anche dell’esistenza dell’uomo, inoltre riuscì a scoprire che, vari elementi messi insieme come il fuoco e l’acqua, quest’ultima evaporava e rilasciava il sale. Nella sua vita fu anche un importante consigliere politico e anche legislatore.
Opere del filosofo greco
Le sue opere che sono state ritrovate, aggiustate, tradotte e scritte in vari libri, sono tutto ciò che resta delle sue passioni e studi insieme ad altri maestri e compagni, uno era Assimete e Talete.
Tutti e tre facevano parte della Scuola Peso Gratica e tutti e tre hanno spesso sperimentato insieme e condotto vari studi che poi hanno cambiato il modo di vivere delle persone, e in futuro aiuteranno anche futuri studiosi, scienziati e filosofi con i loro appunti e scoperte.
Verso il decimo secolo (X d.C.), le sue opere comprendevano studi:
- “Sulla natura”,
- “Il giro della terra”,
- “Sulle stelle fisse”,
- “La sfera e «alcune altre»”,
Fu dichiarato parente e anche discepolo di Talete, fu lui che gli fece scoprire gli equinozi durante ed i solstizi durante le stagioni e l’uso della prima forma dell’orologio, esso era usata in un altro modo e veniva sfruttata la luce del sole e una tavola grande di legno con al centro un palo, essa era la meridiana, ma all’epoca veniva chiamata semplicemente “gnomone”.