Intonaco bilocale: tipologie, quale scegliere e prezzi
Quando si cambia casa, una delle prime cose che si controlla è il colore delle pareti, in molti infatti cambiano l’intonaco, il colore e la fantasia, soprattutto se la casa è comprata ed è di proprietà di chi ci abita. Se si è in affitto, spesso il proprietario della casa non è molto d’accordo sul fatto che si cambino colore alle pareti, magari dello stesso colore sì ma se lo si deve cambiare non sempre è favorevole.
Quando si può cambiare l’intonaco è meglio avere già un’idea specifica su quello che si vuole fare, a volte anche fuori è meglio cambiare qualcosa, e poi recarsi nei vari negozi per la casa e confermare la propria idea. Vediamo quali sono i modelli migliori per cambiare l’aspetto della propria abitazione.
Tipologie
Le diverse scelte per fare o ricoprire l’intonaco precedente, si può fare durante la costruzione di una casa oppure anche dopo aver fatto passare diverso tempo in cui una o più persone hanno iniziato ad abitarci e non si sentono soddisfatte dal colore o dalla tipologia di intonaco fatto dagli operai.
Questa operazione si può fare quando lo si desidera di più e la tipologia dell’intonaco più vicina a quello che più vogliamo si può trovare in qualsiasi negozio specializzato.
Quelli più scelti per le case, ma anche per l’ufficio, sono i seguenti:
- A base di argilla: intonaco ecologico, ma costoso, perché proviene da un prodotto naturale, dà alla casa un ambiente caldo e sereno, inoltre aiuta a regolare l’umidità e aiuta la temperatura interna della casa a essere fresca in estate e calda in inverno.
Tutto questo è possibile grazie ai componenti di argilla che, oltre a questo, protegge anche dai rumori esterni. - Beton cire: questo è più indicato da usare negli ambienti della casa tipo il bagno e la cucina, è perfetto per le stanze in cui la tassa di umidità è molto alta e la presenza del calcestruzzo aiuta a combattere questo eccesso di microparticelle di acqua che rimangono sospese nell’ambiente e non permette che vengano assorbite nelle pareti.
- Civile: è l’intonaco classico che si mette in ogni appartamento, bianco e liscio in caso i proprietari vogliano ridipingere le pareti cambiando anche colore e fantasia.
- Decorativo: da come dice il nome, è una tipologia di intonaco con vari richiami decorativi da fare più sul soffitto che sulle pareti, si può scegliere anche il colore così il proprietario non dovrà metterci la mano una volta finiti i lavori.
- Granol: questo intonaco è molto particolare perché una volta asciutto sulle pareti prende l’aspetto di una specie di corteccia d’albero, infatti appare ruvida al tatto ma può avere anche diverse fantasie e decorazioni, inoltre ha una presa molto forte e resistente.
- Rasato: permette di avere pareti lisce, pulite e dall’aspetto perfetto, questo però è consigliabile farlo fare ad un operaio edile molto esperto perché è molto complicato da mettere e da aggiustare.
- Rustico: si presenta con molte scanalature che lo rendono già così decorato ed elegante, è molto duro e resistente soprattutto in caso di urti, traumi alla casa o anche terremoti, difficilmente può essere scalfito o danneggiato.
- Spachtelputz: è un intonaco che ha all’interno piccoli pezzi di pietra per dare un aspetto rustico, granuloso e ruvido al tatto una volta asciutto. A seconda della grandezza dei grani della sabbia la finitura sarà più liscia o più ruvida.
- Schuurwerk: intonaco molto usato negli appartamenti olandesi, esso ha un effetto liscio a motivo circolare, è preferibile però usarlo sul soffitto che sulle pareti.
- Spackspuiten: è una tecnica diversa per applicare l’intonaco perché si utilizza un macchinario che spruzza il prodotto direttamente sul muro, è molto veloce, ottima per rifinire soffitti e pareti ed è anche economica.
- Pandomo: questa tipologia di intonaco, una volta finito, regala un aspetto molto industriale e moderno, anche questo è preferibile usarlo per stanze come i bagni e le cucine perché, grazie alla componente di un olio minerale, rende le pareti resistenti all’umidità e all’acqua rendendole facili da pulire.
Quale scegliere?
A seconda della stanza da intonacare, o cambiare il colore e la fantasia, l’intonacatore professionista aiuterà nella scelta a chi gestisce i lavori delle pareti oppure al padrone di casa che vuole cambiare l’aspetto di alcune stanze.
Come scritto sopra molte tipologie di intonaco è meglio usarle per i bagni o le cucine, perché aiutano a combattere la presenza di umidità che è presente spesso egli ambienti, oppure è preferibile usarlo sul soffitto anziché sulle pareti del salotto, studio o camera da letto.
Bisogna sempre ascoltare un parere di un esperto dati che ci ha a che fare ogni giorno e conosce i prodotti giusti e le tipologie di intonaco adatte per ogni stanza; il piccolo elenco sopra potrà aiutare a decidere quale fare e poi valutare in base alle proprie esigenze e anche gusto personale. Bisogna anche stare attenti alle diverse miscele e ai diversi materiali usati per fare da leganti:
- L’argilla: intonaco che usa come legante l’argilla;
- Calce: intonaco idratato o in polvere;
- Calce–cemento: intonaco con aggiunta di cemento;
- Cemento–calce: intonaco con la maggior presenza di cemento rispetto che la calce;
- Gesso: intonaco con legante di gesso.
Prezzi
Che si facciano i lavori da soli, o chiedendo aiuto ad un esperto, bisogna sempre tenere sotto mano le proprie finanze e anche fare un preventivo prima che inizino a lavorare, se si sceglie la prima il costo dell’intonaco va al mq.
- Intonaco armato e premiscelato va dai 17 fino ai 23 € al mq;
- Intonaco deumidificante e premiscelato va dal 26 fino ai 30 € al mq;
- Intonaco fonoassorbente premiscelato da dai 21 fino ai 26 € al mq;
- Intonaco ignifugo premiscelato va dal 13 fino ai 19 € al mq;
- Intonaco semplicemente premiscelato va dai 10 fino ai 13 € al mq;
- Intonaco tradizionale costa dagli 11 fino ai 19 € al mq;
- Intonaco termoisolante costa dai 33 fino ai 50 €al mq.
In caso che l’intonaco venga fatto pure nelle pareti esterne alla casa il costo è fisso sui 14 fino ai 23 € al mq.